Bruce Willis shock: non può più recitare, è affetto da afasia

Bruce Willis shock non può più recitare, è affetto da afasia

L’attore americano annuncia tramite la famiglia lo stop alla carriera per un disturbo del linguaggio. Con la logopedia l’afasia si può curare ma ogni soggetto risponde diversamente. Bruce Willis abbandona le scene per afasia. Ad annunciarlo l’ex moglie, Demi Moore, e le figlie. L’attore si ritira, non si sa se definitivamente o solo per un pe riodo, perché gli è stato diagnosticato un disturbo del linguaggio che gli impedisce di recitare.

L’afasia è una malattia di cui fino a qualche anno fa non si sapeva molto, ma che negli ultimi 10 anni viene riconosciuta e diagnosticata con più facilità. In Italia ne soffrono circa 150mila persone. Si tratta di un disturbo del linguaggio che può essere caratterizzato da un’alterazione della comprensione o dell’espressione delle parole o degli equivalenti non verbali delle parole. In genere si manifesta dopo un ictus o un trauma cranico, ma può anche essere silente e manifestarsi con il tempo a seguito di qualche patologia neurodegenerativa.

Chi è affetto da afasia non riesce a comprendere ciò che gli viene detto e soprattutto fatica a mettere insieme frasi di senso compiuto. Fatica poi a leggere, scrivere e fare calcoli, cioè tutte quelle funzioni che sono strettamente collegate con il linguaggio.

Detto che ogni paziente, a seconda dello stato della malattia, reagisce in modo diverso, l’afasia si può curare con la logopedia. Chiaro che poi un conto è curarsi e mantenere una vita sostanzialmente normale, un conto è recitare. Ma, in questo senso, la famiglia di Bruce Willis non ha fornito ulteriori dettagli. Sul sito dell’A.IT.A. (Associazione Italiana Afasici) è spiegato: “La persona afasica ha bisogno di un supporto complesso, che non è solo medico, e deve venire da coloro che hanno con lui un rapporto professionale (medici, neuropsicologi, logopedisti, assistenti sociali), dalle persone che fanno parte del suo ambiente (familiari, amici, colleghi) o che a lei si dedicano per spirito di servizio (volontari). I primi hanno il compito di prestare le cure migliori e più aggiornate, mentre gli altri debbono garantire l’aiuto necessario nella vita di tutti i giorni”. Le cause dell’afasia possono regredire grazie all’intervento medico e il disturbo del linguaggio può migliorare in seguito al trattamento riabilitativo, ma una non completa remissione del disturbo è ancora molto frequente.

Sempre sul sito dell’associazione ci sono le testimonianze di Dario Fo e di Andrea Vianello. Il primo ha recitato il suo Grammelot, una tecnica teatrale che ben si presta a simulare la condizione di persone afasiche che, come Dario Fo sul palcoscenico, articolano lunghi discorsi usando parole vere o inventate, senza riuscire a comunicare. Il secondo ha invece raccontato la sua esperienza dopo essere stato colpito da un ictus comportante afasia.

Bruce Willis shock: non può più recitare, è affetto da afasiaultima modifica: 2022-03-31T08:30:39+02:00da pallonate