Da Milla Jovovich ad Anastasia Kuzmina: il terrore delle star per i parenti in Ucraina

Da Milla Jovovich ad Anastasia Kuzmina

Un grido di dolore lanciato da chi ha trovato la fortuna altrove ma ha origini ucraine. Da Milla Jovovich a Anna Safroncik, da Anastasia Kuzmina a Mila Kunis passando anche per Natalia Titova. Tutte si schierano a favore della pace. E se c’è chi è fuggito dall’Ucraina assieme a tutta la famiglia, tra le star c’è chi invece ha i parenti ancora lì. Lì dove la terra viene bombardara, i diritti violati e la gente uccisa. La guerra continua e il terrore cresce.

Sono stati giorni difficili per Anna Safroncik, che finalmente è riuscita però a riabbracciare il padre che viveva a Kiev. Ha raccontato tutto nelle sue storie Instagram Anna, quei giorni di terrore in cui non riusciva ad avere neanche notizie certe di come stesse il padre. Poi la fuga e l’arrivo in italia e per l’attrice il sospiro di sollievo è stato tirato. «Quando parlavamo su Skype il suo computer tremava per le bombe, ma mio padre non voleva lasciare Kiev. Mi ripeteva sempre: “Posso almeno decidere io dove morire?”». Anna Safroncik, attrice ucraina naturalizzata italiana, alla fine ha convinto il padre Ievgen, 73 anni, a raggiungerla a Roma, dove lei vive da 15 anni: «Il nostro abbraccio è stato lunghissimo, continuavamo a piangere. Il suo viaggio è stato terribile ed è durato 4 giorni». Ora seguono gli sviluppi con terrore dal divano di casa Anna e il padre.

Destino diverso per i parenti della professionista di Ballando con le Stelle Anastasia Kuzmina. Lei in ucraina ha i nonni, la sua città è stata bombardata e la ballerina ha condiviso video di amici e parenti che mostrano uno scenario inquietante. nessuno però degli ucraini se ne vuole andare perché quello è il loro paese. «Quando mi chiedete perché non provo a portare via i miei nonni attraverso i corridoi umanitari vi rispondo che non mi fido. I genitori di Kirill e ora a soli 18 mesi di vita lui non c’è più». Non ci si fida dei corridoi umanitari. Le problematiche sono tante. In primis i maschi under 60 non possono lasciare l’Ucraina, sono costretti ad arruolarsi. Poi scappa chi se lo può permettere: i biglietti non sono gratis e non tutti hanno i soldi, perché i bancomat danno solo 100 euro. E inoltre c’è il patriottismo di chi non vuole lasciare la propria terra, nonostante sia in pericolo di vita: molti preferiscono rimanere e aspettare lì il proprio destino.

«Dovete capire quanto è difficile anche convincere un anziano a lasciare la propria terra, a maggior ragione in tempi di guerra. Non avete idea di quanto ci abbiamo provato. Loro rispondono che vogliono morire a Kyiv». Un patriottismo d’altri tempi quello che sta contraddistinguendo gli ucraini. «Dico anche che ritengo ridicoli i corridoi umanitari aperti verso la Russia. Se tutti querlli che sono riusciti a scappare sono andati verso l’Europa un motivo ci sarà. Non vogliamo essere russi vogliamo essere ucraini. Vogliamo essere ucraini e in quanto tali europei».

Da Milla Jovovich ad Anastasia Kuzmina: il terrore delle star per i parenti in Ucrainaultima modifica: 2022-03-10T22:11:30+01:00da pallonate