Il principe Harry «derubato della sua adolescenza»

principe Harry

Nel documentario The Princes and The Press Gavin Burrows, scusandosi per aver fatto parte nei primi anni Duemila di una cultura mediatica «spietata», ammette di aver preso di mira in particolare l’ex fidanzata di Harry, Chelsy Davy, hackerando il suo telefono e spiando le sue cartelle cliniche.

«Mi dispiace tanto. Ho derubato il principe Harry della sua adolescenza». L’investigatore privato Gavin Burrows, nel documentario The Princes and the Press della Bbc, ha ammesso di aver fatto parte nei primi anni Duemila di una cultura mediatica «spietata» che ha impedito al nipote della regina di vivere una normale adolescenza: «Harry era la nuova Diana», ha detto alludendo al fatto che la principessa era inseguita dai fotografi quando morì in un incidente d’auto a Parigi, nel 1997, a soli 36 anni.

Nel filmato, dedicato al rapporto di Harry e William con i media, Burrows ha rivelato che per scoprire informazioni sul secondogenito di Carlo e Diana aveva preso di mira soprattutto Chelsy Davy, con cui Harry è stato fidanzato per sei anni fino al 2011.  Ad esempio aveva hackerato il telefono della ragazza: «C’era tanta pirateria informatica e un grande lavoro di sorveglianza sulle sue comunicazioni. Perché Chelsy prima di incontrare Harry se ne vantava sempre con i suoi amici». L’investigatore ha ammesso di aver frugato nel passato sentimentale della Davy, in cerca di vecchi fidanzati, e persino nelle sue cartelle cliniche, per scoprire se avesse avuto malattie sessualmente trasmissibili o aborti. Burrows si è scusato pubblicamente, dicendosi «davvero dispiaciuto». Si comportava così perché era «avido, schiavo della cocaina e in preda a manie di grandezza».

Nel documentario parla anche Roya Nikkhah, corrispondente reale del Sunday Times: «Quando esci con un membro della famiglia reale, sei sottoposto a un controllo enorme. Le relazioni di Harry prima con Chelsy Davy, poi con Cressida Bonas, sono finite soprattutto perché nessuna delle due ragazze riusciva a sopportare la perenne intrusione dei media». Lo stesso Harry, nella serie sulla salute mentale The Me You Can’t See, ha confessato a Oprah Winfrey che per lui, tra i 28 e i 32 anni, uscire di casa per assolvere i suoi doveri reali era «un vero incubo»: «Sudavo, avevo attacchi di ansia e di panico. Ogni volta che salivo in macchina, e ogni volta che vedevo una telecamera, andavo fuori di testa».

Quando è finita la storia con la Bonas, Harry aveva quasi 30 anni: «Molti dei suoi amici si erano sposati e avevano messo su famiglia, e lui era molto preoccupato», ha spiegato Roya Nikkhah. Temeva di non riuscire a trovare una compagna in grado di gestire la situazione».

Invece nel 2016 nella sua vita è arrivata Meghan Markle, con cui vive ormai in California e da cui ha avuto, dopo le nozze nel 2018, due figli: Archie e Lilibet Diana. Ma la battaglia del principe contro l’intrusione dei media non è certo finita. Già nel 2019 Harry aveva denunciato il «bullismo» della stampa scandalistica nei confronti della moglie: «La mia paura è la storia che si ripete. Ho visto cosa succede quando qualcuno che amo è mercificato. Ho perso mia madre e ora guardo mia moglie cadere vittima delle stesse potenti forze». Poi, lo scorso gennaio, Harry in un’intervista al sito Fast Company ha ricordato le molestie online di cui sono stati vittima lui e Meghan Markle e si è scagliato contro la «disinformazione social»: «La falsa narrazione della nostra storia è diventata la madre di tutte le molestie. Non sarebbero nemmeno iniziate se la nostra storia fosse stata raccontata in modo veritiero».

Harry è tornato sull’argomento, di recente, parlando con la rivista Wired: «La disinformazione social è una crisi umanitaria globale. L’ho vissuta sulla mia pelle nel corso degli anni e ora la vedo espandere a livello mondiale. La parte più spaventosa è che non è necessario essere online per esserne colpiti».  Harry e Meghan non hanno profili social attivi dal 2020. Ma combattere la disinformazione e l’incitamento all’odio online, e fare in modo che i social media diventino un luogo più sano, è uno dei principali obiettivi della loro Fondazione Archewell.

Il principe Harry «derubato della sua adolescenza»ultima modifica: 2021-11-25T06:00:57+01:00da pallonate