Matilda De Angelis: Sul set ha baciato Nicole Kidman, ma nella vita bacio solo il mio fidanzato rapper Nayt

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Matilda De Angelis racconta tutto di sé in un’intervista esclusiva al settimanale Oggi. Dalla famiglia di umili origini alla carriera (anche internazionale) nata per caso e grazie a un bacio con Nicole Kidman, dalle scene di nudo integrale a Sanremo. Fino all’amore per il fidanzato rapper Nayt, al secolo William Mezzanotte, con il quale il fotografo l’ha sorpresa a Villa Borghese.

Ed eccola Matilda De Angelis, l’attrice del momento con un’incursione sul palco dell’ultimo Sanremo. Talento esplosivo, carattere tosto e sincerità non negoziabile, interpreta Caterina da Cremona nella mega produzione di Rai 1 Leonardo.

La sua prima copertina su Oggi, e c’è da credere non l’ultima, è l’occasione per scambiare quattro chiacchiere in libertà (parola che lei ama moltissimo).

Come nasce il suo personaggio? «È ispirato da un bozzetto preparatorio di Leonardo da Vinci, La Scapigliata, e sono state ritrovate alcune lettere in cui veniva richiesta come modella. Però non esistono elementi storici o ritratti riconducibili a Caterina da Cremona. Così gli sceneggiatori ci hanno costruito su un personaggio di pura finzione. Caterina è però anche il nome della madre dell’artista. Questa figura racchiude simbolicamente le figure femminili che hanno fatto parte della sua vita».

È inquieta, indomabile oltre che molto schietta. La parte sembra tagliata su misura per lei. «Mi piace com’è stata rappresentata la femminilità nella serie, mi ci rivedo. Aspiro a essere quel tipo di donna, con un lato femminile dolcissimo e premuroso però, allo stesso tempo, indipendente, determinata e resiliente alla vita che la piega ma non riesce a spezzarla. Il suo animo forte mi è piaciuto molto».

Ha detto: «Leonardo è l’amico gay che vorrei avere». (ride) «Mah, io ho tanti amici omosessuali, frequento solo loro. E ne ho anche di omosessuali geniali. No, direi che sono a posto».

Papà punk, mamma fricchettona, il furgoncino con cui ha girato l’Europa grazie alla sua band Rumba de Bodas. Da dove nasce questo suo desiderio di libertà? «Ero in lotta con me stessa e con nessun altro, stavo cambiando e avevo finalmente trovato una valvola di sfogo creativa e non distruttiva, atteggiamento che è stato mio nell’adolescenza. Inoltre i miei genitori mi hanno insegnato la libertà in senso ampio. Libertà di movimento, di espressione, di pensiero. Ma anche ad accettare il mondo con le sue regole».

Ha parlato di comportamenti autodistruttivi. Vuol dire quali? «Niente di che. Quelli che vivono la maggior parte degli adolescenti, disagi più o meno importanti, più o meno espliciti. Ma non mi piace parlarne».

Ho letto che ha sofferto di anoressia. «L’anoressia è una condizione clinica specifica. Io ho avuto un periodo in cui ero dimagrita molto, 9 chili in due mesi, e mangiavo molto poco. È stata la mia risposta ad altri disagi che sfociavano in disturbi alimentari. Però guardi, io odio drammatizzare. Sono una positiva».

Alla recitazione è arrivata per caso. «Un mio amico che dava una mano al casting di Veloce come il vento, film con Stefano Accorsi, fece il mio nome e presentò qualche mia foto. Pensava che essendo io disinvolta mentre canto potessi esserlo anche davanti alla macchina da presa. Mia mamma ha dovuto convincermi perché, una volta scelta, non volevo più andare. Lei ci vedeva un’opportunità per cambiare la mia e anche la nostra vita. Inutile romanzare: quando vieni da una famiglia molto umile come la mia e il lavoro ti casca in testa, lo fai anche per soldi».

Vuole spiegare cos’è la sindrome dell’impostore, che spesso cita? «È quella per cui ci si sente sempre non meritevoli di quanto accade. Per Veloce come il vento ero stata scelta tra moltissimi senza aver fatto una scuola di recitazione, senza aver studiato. Mi sembrava troppo. Poi, col tempo, ti fai in quattro, ci credi e capisci che nessuno ti ha mai regalato niente nella vita».

In effetti Leonardo l’ha recitato tutto in un inglese perfetto. Non si è potuta doppiare in italiano solo perché era impegnata su un altro set. «Io sono molto secchiona, cosa che non ero a scuola. Per ciò che mi piace non mi risparmio».

Viene spesso paragonata all’attrice Jennifer Lawrence, schietta come lei. Ci si ritrova? «Penso che non si possa fingere di essere quello che non si è. Io la considero un talento straordinario e quando ho cominciato a seguirla nelle interviste, ho detto: io risponderei allo stesso modo! Ci troviamo nell’essere entrambe un po’ sceme e mi piacerebbe molto averla come amica. Mi farebbe ridere, andremmo d’accordo».

Lei è esplosa con The Undoing, al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant… «Direi più con Sanremo».

Non ci sarebbe stato Sanremo senza The Undoing. «Sì, ha ragione».

Gliel’hanno chiesto tutti e forse lei si è anche stufata: com’è stato baciare Nicole Kidman? «Intendiamoci: io sono super fiera di averlo fatto, è una cosa che mi dà un piacere enorme. Se mi stanco della domanda è perché vorrei raccontare anche altro. Ho studiato, mi sono preparata. Non mi va che tutto venga ridotto al fatto di aver baciato un’attrice».

Adesso però bacia solo il suo fidanzato: il rapper Nayt, al secolo William Mezzanotte, con il quale il nostro fotografo l’ha sorpresa a Villa Borghese. È tornata all’antico amore, la musica. «Sono rimasta molto colpita dal suo talento e premetto che non ascolto tanto rap, soprattutto italiano. Ma con lui ho capito che il talento va oltre ciò che piace. È bravissimo, ha una tecnica e una poetica pazzesche. In più è una persona straordinaria».

Come vi siete conosciuti? «Attraverso la sua musica. Mio fratello Tobia (anche lui attore, hanno recitato insieme in Tutto può succedere, ndr) lo ascoltava in macchina. Dopo il lockdown ci siamo visti a Roma perché mai avrei parlato dei miei sentimenti sui social. Stiamo insieme da sette mesi».

Matilda non è più libera, diciamolo ai suoi tanti fan! «Eh no, che vuol dire? Io so’ sempre libera, ma ti pare!».

Dopo la fine della sua storia con l’attore Andrea Arcangeli, lei dichiarò: «Sogno di stare con un panettiere per non parlare sempre di lavoro». Reazione dei panettieri? «Molti di loro mi hanno scritto sul web. Volevano sposarmi direttamente. Però, ripeto, io il panettiere devo incontrarlo al panificio mica sui social».

In più di un film lei ha girato scene di nudo. Come ha fatto a familiarizzare con la nudità, le è venuto spontaneo? «Dipende. La nudità in sé per sé non significa nulla se non è finalizzata a un’emozione. La nudità delle statue greche è purezza. Quella di una ragazza che si prostituisce sul web, com’era il mio personaggio in Youtopia, è una nudità anche tragica, non c’è nulla di erotico. Accetto scene di nudo solo se funzionali al racconto».

Ha avuto una coach americana. «Era una coach di recitazione che mi ha aiutato a lavorare anche su quell’aspetto. Nonostante le paranoie, sono sempre stata in pace col mio corpo nudo. Ma avevo bisogno di sbloccare certe paure. Un conto è stare nuda davanti a una persona, un altro farlo su un set con l’idea che poi ti guarderanno in tanti. La coach mi faceva stare nuda davanti al resto della classe».

Lei sembra una determinata e sicura di sé. È la sua spavalderia che le ha fatto postare una foto su Instagram col volto aggredito dai brufoli? «Al contrario, volevo sentirmi dire che andavo bene anche così. Noi attori dobbiamo essere sempre al top perché altrimenti veniamo giudicati. Stavo attraversando un periodo di grande insicurezza perché avere la faccia così infiammata è motivo di totale disagio. E più ci vai dietro, più diventa paranoia, paura di mostrarsi senza trucco, evitare certi tipi di luce. Stava diventando un’ossessione. Così ho fatto quel gesto in maniera anche poco ragionata. Volevo dire che certi modelli sbandierati sui social creano una tensione a raggiungere obiettivi irrealizzabili».

Adesso il viso come va? «Molto meglio. Solo qualche cicatrice di cui vado fiera perché sono la narrazione della mia battaglia. Tutti mi dicono che ho la faccia da bambola, ma non è così».

Ecco, lei si consegnerebbe alla chirurgia estetica come ha fatto Nicole Kidman? Cosa ne pensa? «Nicole ha un fascino che trascende l’estetica. Lei è un bellissimo essere umano e per me può fare quello che vuole. Io invece fatico perfino a togliermi un pelo dalle sopracciglia, ho la fobia di tutto ciò che mi modifica la faccia e stento a truccarmi. Figuriamoci se penso alla chirurgia estetica! Ma truccatrici varie mi hanno detto che io invecchierò bene perché ho gli zigomi alti. Al massimo, per tirarmi, metterò due elastici dietro le orecchie!».

Matilda, lei cosa sogna? Matrimonio, figli? «Il matrimonio non m’interessa, però mai dire mai. E allo stesso modo i figli: non sono un mio sogno perché ora non li voglio. Se tra un paio d’anni li vorrò, diventeranno il mio sogno».

Lei ha appena finito di girare Di là dal fiume e tra gli alberi, con Liev Schreiber, ora è sul set di Robbing Mussolini. Tutti la cercano, tutti la vogliono. Come fa a rimanere con i piedi per terra? «Sono una Vergine, concreta. E mi sento sempre all’inizio. Penso che ogni volta sia l’ennesimo punto di partenza. Poi a Bologna ho gli stessi amici del liceo, i soliti dieci che mi riportano sempre alla realtà a forza di calci nel sedere, se servono. Si figuri: mio padre è così severo che va a spulciare i commenti negativi, mica possono parlare tutti bene di Matilda!».

Mi tolga una curiosità: perché questo nome così bello quanto inusuale? «Nel 1995 i miei genitori andarono al cinema a vedere Léon di Luc Besson. La protagonista si chiama Matilda. Mia madre era incinta e rimase incantata dall’eroina interpretata da Natalie Portman. Disse: «Mia figlia dovrà essere figa come lei». E così è stato.

Matilda De Angelis: Sul set ha baciato Nicole Kidman, ma nella vita bacio solo il mio fidanzato rapper Naytultima modifica: 2021-04-09T14:47:26+02:00da pallonate