Sean Penn scappato a piedi dall’Ucraina: «Zelensky ama la sua gente e la libertà»

Sean Penn scappato a piedi dall’Ucraina

La foto che lo ritrae di spalle, mentre trascina un trolley costeggiando a una fila di automobili, ha fatto il giro del web. Sean Penn, due settimane fa, ha lasciato l’Ucraina, dove era volato per lavoro prima che scoppiasse la guerra: ha camminato per miglia, abbandonando la vettura sul ciglio della strada e attraversando a piedi il confine con la Polonia. Oggi, rientrato a casa, racconta a Che Tempo Che Fa le drammatiche emozioni vissute quei giorni.

«Lo scorso novembre ho cominciato le riprese per questo documentario a Mariupol’, eravamo là ad intervistare i soldati in prima linea», racconta l’attore americano in collegamento con Fabio Fazio. «Poi siamo tornati a Kiev, dove abbiamo continuano a filmare alcuni aspetti culturali della vita in Ucraina, come ad esempio i musicisti. Avevamo previsto un focus sul presidente Zelensky, con il quale eravamo riusciti ad organizzare un’intervista».

Lo scoppio della guerra, però, ha ovviamente bloccato tutto. «Il giorno successivo al nostro primo incontro è cominciata l’invasione russa», rivela Penn, che ha quindi conosciuto Zelensky, come dimostrano alcune immagini. «Sono rimasto davvero colpito dal livello di unità che questo Paese è riuscito a mostrare, dall’incredibile forza e coraggio. È molto chiaro nello spirito degli ucraini e nessuno incarna più del presidente tutte queste cose».

«Ho visto una persona estremamente determinata, con moltissimo amore per il suo Paese, per la sua gente, per la libertà, per i sogni e per tutto ciò che ha un senso per noi. È stato possibile vederlo nei suoi occhi. Per me è stato un’ispirazione, una delle più grandi che io abbia mai tratto da chiunque», aggiunge l’attore, che non esclude di tornare presto là insieme a CORE, l’organizzazione senza scopo di lucro che ha fondato nel 2010.

«Io andrò in Polonia il 28 marzo e forse poi anche in Ucraina, per aiutare la sistemazione degli aiuti alimentari, dei kit igienici e delle cose essenziali», conclude Penn. «Cerchiamo di valutare come possiamo essere più produttivi cercando di lavorare anche con le organizzazioni della società civile del posto. CORE ha bisogno dell’aiuto di chiunque, è davvero importante trovare un’organizzazione credibile che abbia già dei contatti sul posto».

Sean Penn scappato a piedi dall’Ucraina: «Zelensky ama la sua gente e la libertà»ultima modifica: 2022-03-15T12:34:55+01:00da pallonate