Fedez, parla il chirurgo che l’ha operato

Fedez, parla il chirurgo che l’ha operato

Solo la scorsa settimana Fedez ha annunciato sui social di avere un grave problema di salute, e qualche giorno fa si è sottoposto a un lungo intervento. Nella giornata di ieri il rapper è tornato a parlare, svelando di aver scoperto di avere un tumore neuroendocrino del pancreas. L’operazione sembrerebbe essere andata bene ma attualmente il rapper è ancora in ospedale, dovrà rimarrà ancora per qualche giorno per tutti gli accertamenti, prima di tornare a casa. In queste ore intanto a parlare è stato il professore Massimo Falconi, direttore del Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, che con la sua equipe ha operato Federico. Il chirurgo nel corso di un’intervista per Il Corriere della Sera, ha fatto chiarezza su questo tipo di tumori, spiegando nel dettaglio di cosa si tratta e come si agisce in questi casi. Queste le sue dichiarazioni:

“Oltre a essere rari i NETs (dall’inglese Neuro-Endocrine Tumors) sono quasi sempre “silenziosi”. Solo nel 20% dei casi danno sintomi specifici legati all’iperproduzione di ormoni. Sono un gruppo di neoplasie molto diverse fra loro, alcune aggressive altre “indolenti”, ovvero che evolvono lentamente. Parliamo di tumori che hanno origine dal sistema neuroendocrino, costituito da cellule con caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, quelle che producono gli ormoni, sia di quelle nervose. Queste cellule sono presenti in tutto l’organismo, quindi i NETs possono colpire organi differenti quali pancreas, intestino, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali”.

Proseguendo il professore Falconi svela anche quali sono le terapie per questi specifici tumori. Ecco cosa afferma il chirurgo che ha operato Fedez:

“Siamo di fronte a patologie molto diverse fra loro, che richiedono un approccio personalizzato. Se il tumore viene scoperto agli inizi ed è localizzato, la chirurgia radicale, ovvero l’eliminazione di tutta la massa neoplastica, può portare a guarigione alte percentuali di pazienti. Spesso l’intervento chirurgico è complesso: punta ad asportare completamente la malattia, preservando il più possibile la funzione dell’organo”.

Proseguendo l’intervista, il professore Massimo Falconi svela anche cosa succede quando questo tipo di tumori porta a relative complicazioni, cosa che per fortuna non è accaduta a Fedez:

“Se la rimozione del tumore è parziale o se la scoperta è tardiva e ci sono già metastasi, oppure in caso di recidive che si presentano nel tempo. Oggi abbiamo comunque a disposizione diversi tipi di farmaci. Dalla chemioterapia (efficace solo in alcune forme) agli analoghi della somatostatina, dai farmaci a “bersaglio” fino alle strategie locoregionali (come l’embolizzazione o la termoablazione epatica). Recentemente poi è stata approvata anche in Italia la nuova terapia radiorecettoriale, in grado di veicolare un’energia “distruttiva” mirata in modo specifico sulle cellule cancerose”.

Il professore Falconi però porta anche belle notizie. Il chirurgo che ha operato Fedez infatti parla anche delle percentuali di guarigione da questo tipo di tumori, che per fortuna sono sempre più alte:

“Anche in questo caso tutto dipende dal tipo di tumore presente nel singolo malato e dallo stadio della neoplasia al momento della diagnosi. Ma la sopravvivenza a 5 anni nel nostro Paese è alta, superiore al 60%. Negli ultimi anni, con le nuove terapie abbiamo fatto passi in avanti significativi. È però determinate essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti”.

Fedez, parla il chirurgo che l’ha operatoultima modifica: 2022-03-26T07:00:16+01:00da pallonate