Morto Sidney Poitier, il primo afroamericano a conquistare l’Oscar

Sidney Poitier

Il 2022 si apre con un grande lutto per il cinema. Sidney Poitier si è spento, all’età di 94 anni, a pochi giorni dal prossimo compleanno (il 20 febbraio). L’attore, immigrato dalle Bahamas, ha fatto la storia della settima arte quando nel 1964 ha conquistato il Premio Oscar per I gigli del campo. È stato il primo afroamericano a vincere l’Academy Award e per vent’anni è rimasto anche l’unico (finché Louis Gossett Jr. gli ha fatto compagnia grazie a Ufficiale e gentiluomo nel 1983). E alla sua scomparsa era l’attore più anziano ancora in vita ad aver ricevuto il riconoscimento.

Nel 2002 ha fatto il bis con l’ambita statuetta alla carriera e nel 2009 l’allora presidente americano Barack Obama gli ha consegnato la medaglia presidenziale della libertà.

L’iconico protagonista di Indovina chi viene a cena?, un’autentica leggenda di Hollywood, ha alternato la carriera davanti alla macchina da presa a quella dietro l’obiettivo per una decina di pellicole. Animo gentile, credente e volto noto della lotta al razzismo, ha avuto un passato molto complicato.

È nato su una barchetta, mentre la mamma si recava con il marito al mercato locale per vendere i pomodori della propria terra.  Figlio di contadini, resta una delle celebrità più rispettate delle Bahamas, infatti è stato il Ministro degli Affari Esteri Fred Mitchell questa mattina a confermarne la morte e a The Guardian ha commentato: «Ho provato sentimenti contrastanti, in conflitto tra una grande tristezza e un senso di celebrazione che ho provato quando ho saputo della sua scomparsa». L’attore è stato anche Ambasciatore delle Bahamas in Giappone dal 1997 al 2007.

Sidney Poitier è padre di sei figlie: quattro nate dal matrimonio con la prima moglie Juanita Hardy e due nate durante le seconde nozze con Joanna Shimkus. Per l’AFI (American Film Institute), Poitier è tra le più grandi stelle del grande schermo e infatti compare al ventiduesimo posto nella loro classifica. E i suoi colleghi gli hanno reso omaggio su Twitter, a partire da Jeffrey Wright che ha scritto: «Sidney Poitier. Che attore iconico. Unico nella sua specie. Che uomo splendido, elegante, affettuoso e regale in maniera disinvolta. RIP, sir. Con affetto». Il messaggio è un gioco di parole con il titolo del film La scuola della violenza, che in originale è appunto To sir, with love.

Lo stesso riferimento lo usa anche Whoopi Goldberg che aggiunge: «Ci ha mostrato come mirare alle stelle». Joseph Gordon-Levitt lo ha salutato definendolo «uno dei grandi» mentre Rosanna Arquette lo ricorda come un «bellissimo essere umano e attore». Sidney Poitier ha anche scritto due memoir, il più famoso dei quali resta This Life, una finestra sul suo privato. Si è ritirato nel 2001, anno in cui Denzel Washington ha vinto il suo Oscar e lo ha citato nei suoi ringraziamenti, oltre ad aver dichiarato a Variety in questi giorni che uno dei suoi grandi rimpianti è quello di non aver potuto dividere il set con lui.

Poitier, infatti, è sempre stato considerato un pilastro della comunità afroamericana, attivista per i diritti civili soprattutto in un’era delicata come gli Anni Cinquanta e Sessanta, è stato motore di cambiamento e testimone esemplare di come l’arte possa innescare una reale rivoluzione.

Morto Sidney Poitier, il primo afroamericano a conquistare l’Oscarultima modifica: 2022-01-07T23:03:38+01:00da pallonate